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CHI C'È' DENTRO LO SPECCHIO?
CHI C'È' DIETRO LO SPECCHIO?

Breve riflessione sulla percezione di noi stessi.

Sulla scacchiera riflettente su cui ci osserviamo ogni mattina, scegliamo i nostri personaggi: quello che guarda e quello che è guardato; ma quello che ci logorerà per tutta la vita, è che quello che siamo realmente, forse, non lo vedremo mai.

 

Il corpo è la maggiore incognita per la mente tanto quanto la mente lo è per il corpo; per questo motivo ci troviamo a far fronte a quell’eterno dibattito tra quello che siamo e quello che vorremmo essere. Per ora, possiamo solo osservare la nostra immagine proiettata su una superficie, ma il riflesso, nelle sue più svariate manifestazioni, è un nemico sublime che ci obbliga a confrontarci con quella perenne lotta tra realtà e aspettativa.

 

Questo divario quotidiano è stato accentuato ulteriormente dalla società, che propugna costantemente ambiziosi modelli, fisici e comportamentali, che non fanno altro che allontanarci dalla nostra verità, accrescendo in noi un senso di insoddisfazione, sfruttato poi come un business.

 

Lo stesso ideale femminile, manifesto primo dei cambiamenti storici, ne è l’esempio.

Le donne, tormentate da un'idea di perfezione irraggiungibile, sono molto spesso il motore di un mercato che cerca di vendere loro la possibilità di diventare sempre qualcosa che non sono; innescando un meccanismo di ricerca esterna, e non interna, della soddisfazione personale.

 

L’universo dei social media, lavora allo stesso modo, tenta di creare un’immagine più vicina alle nostre aspettative o a quelle che crediamo gli altri abbiano su di noi; facendoci perdere, però, la percezione effettiva di quella che invece è la realtà; illudendoci che, ritagliando i nostri difetti ci avvicineremo di più alla perfezione, dimenticandoci però, che la perfezione non fa parte della nostra realtà.

Sara Andraghetti
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