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HUMALS

Il progetto fotografico Hu-mals nasce da una ricerca personale sullo specismo, termine che
definisce l’atteggiamento - umano - di prevenzione a favore degli interessi dei membri della propria specie a sfavore di quelli dei membri delle altre specie viventi. Lo specismo è considerato uno dei numerosi comportamenti di violazione dei principi di eguaglianza, paragonabile al razzismo e al sessismo, che l’uomo mette in atto nei confronti di tutte le specie al di fuori di quella Homo Sapiens. Il progetto fotografico Hu-mals desidera raccontare il rapporto uomo-animale basando la sua narrazione visiva sull’atteggiamento specista, attuato giornalmente dall’essere umano, attraverso un lavoro documentario.
L’idea alla base di esso, nasce da una necessità, dell’artista, di dare sfogo ad un disagio interiore,
rivolto ai diversi sfruttamenti animali messi in pratica nel mondo.
Dalle molte riflessioni e ricerche in merito a questa tematica è così scaturita l’idea di creare un
progetto fotografico che esprimesse in parte il punto di vista dell’artista e che allo stesso tempo
documentasse questo rapporto uomo-animale, nelle sue molteplici sfaccettature. Infatti nelle diverse immagini la tematica viene affrontata mettendo in rapporto la figura umana e una specie animale che caratterizza la sua esistenza, dagli allevamenti agli animali da compagnia. Il progetto fotografico, a livello visivo, può essere definito eterogeneo, sono presenti infatti ritratti, immagini di animali fotografati singolarmente e still life di oggetti che richiamano il tema.
I personaggi ritratti sono caratterizzati dagli animali che li accompagnano, la loro presenza narra il rapporto che vige tra i differenti elementi; oltre alla presenza animale anche l’ambiente racconta il soggetto, talvolta facendone emergere la professione o tuttavia mostrando un frammento della sua routine. L’impostazione seriale è di natura prettamente geometrica, nel quale il soggetto umano è posto al centro dell’inquadratura, mentre gli animali in questione, talvolta interagendo con esso, sono posti ai lati o intorno alla figura stessa. La figura umana è posta al centro con l’intento di recargli particolare importanza e di rappresentare anche visivamente la gerarchia di specie, nel quale l’Homo Sapiens è posto al suo apice. Questa scelta raffigurativa vuole rispecchiare il concetto al quale lo specismo si oppone, l’ordine di specie in cui l’uomo governa e sovrasta tutte le altre; tutto questo documentando diverse situazione in cui lo specismo viene messo in atto, con la speranza di far scaturire una riflessione in merito ai differenti rapporti - uomo-animale - fotografati. L’output finale che può raccontare al meglio Hum-als è, a mio parere, una mostra fotografica. La contemplazione che spesso risiede nel vedere un’esposizione, può incarnare al meglio il messaggio e la visione seriale del progetto stesso.

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Viviana Perghem
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