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MEMOIRE

Adesso che è che è passato un po’ di tempo, posso davvero raccontare quello che per me è accaduto.

 

All’inizio di Marzo, un momento in cui mi sentivo molto felice e avevo una fortissima voglia di vivere, esplorare, creare, una sera ho letto le notizie sul cellulare e mi sono resa conto che era vero: stavamo per essere chiusi in casa per un tempo ancora indefinito e il giorno dopo, il 10 Marzo 2020, in tutta Italia sarebbe iniziato il lockdown.

In due mesi, pur nell’immobilità della mia casa mi sono successe tante cose, molte le ho scritte, giorno per giorno, alcune le ho disegnate, altre le ho fotografate, creando un archivio personale di impressioni, pensieri, ricordi, che fermasse per sempre quello che sentivo.

 

Ho avuto la possibilità di confrontarmi con due realtà: quella della mia famiglia riunita nel luogo in cui viviamo e quella di una quotidianità costantemente connessa, con il mondo, con la mia mente e con i limiti che ci venivano imposti attraverso l’isolamento.

La mia vita per quasi due mesi si è divisa in due luoghi ben definiti: quello della mia camera, il mio spazio di intimità e il resto della mia casa, dove ho condiviso questa esperienza con i miei 13 familiari.

 

Spesso non è stato facile gestire la forte mancanza che sentivo di alcuni affetti e della mia disordinata quotidianità, ma questo è quello che ho scoperto.

Mancanza - 15 Marzo 2020

Sono le 03.30.
Non riesco a dormire.

Mancanza - 15 Marzo 2020

Distanti - 2 Aprile 2020

Siamo qui, a casa nostra, insieme ma spesso divisi, che viviamo nello stesso luogo, distanziati tra di noi.

Accettare - 4 Aprile 2020

Anche questa sensazione di sconclusionatezza che sento addosso.

Filtro bianco - 8 Aprile 2020

Oggi mi sento meglio, sento di riuscire a respirare. Vedo le cose con un filtro chiaro, caldo ed'è come se non avessi mai visto il cielo così azzurro.

16 Aprile 2020

Ci sono poche cose su cui riesco realmente a concentrarmi.
Dormire un sufficiente numero di ore, cucinare, tenermi in movimento, prendere il sole.

Luna

pallida e piatta
che illumini la notte
che splendi
e cambi forma continuamente
un giorno piena
un giorno sottile

sei tu il riflesso della mia anima.

4 Maggio 2020

Mi sveglio, guardo la luce che entra dalla finestra, chiudo gli occhi.
Siamo arrivati fino a qui.

Camilla Poli
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